lunedì 31 dicembre 2012

Emergency

Alle persone che curiamo ogni giorno, vittime della guerra, della povertà e dell'indifferenza, a chi lavora con noi in tutto il mondo, anche l'ultimo dell'anno, a chi crede che tutti gli uomini nascano liberi e uguali e fa la sua parte quotidianamente perché lo siano davvero, a chi non vuole nuove armi ma più diritti per tutti, a chi ci sostiene e rende possibile il nostro lavoro tutti i giorni, i nostri auguri per un 2013 di pace.

domenica 30 dicembre 2012

In ricordo di Rita Levi Montalcini

In ricordo di una donna coraggiosa, di uno spirito libero, di una scienziata, di una coscienza democratica e laica. Grazie professoressa Rita Levi di Montalcini.

martedì 20 novembre 2012

Aprea? No, grazie!

Scioperi e mobilitazioni nelle scuole e nelle piazze, ma il destino della scuola si gioca nel silenzio, nelle Commissioni di Camera e Senato, dove si discute la ex legge Aprea.
Nessuno può negare un malessere generalizzato e l’esistenza di una grande preoccupazione per il futuro dell’istruzione. Cattedre di 24 ore, precariato, classi pollaio sono diventati temi di ‘dominio comune’.
Eppure, nonostante una tale diffusa attenzione pochi si sono accorti che il 10 ottobre 2012 la VII Commissione della Camera in sede legislativa (con i voti di PDL, PD, UDC) ha approvato le "Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti".
Si tratta della sostanziale riproposizione della "legge Aprea" che, qualora dovesse essere confermata al Senato (sempre in commissione), senza quindi essere mai stata discussa in aula, trasformerebbe l’intera organizzazione della scuola.
Il riuscito sciopero del 14 novembre ha avuto, tra l’altro, il merito di puntare i riflettori anche su questo problema, ponendo fine ad un assordante quanto ingiustificato silenzio. Infatti, se questa controriforma venisse completata, non solo sarebbe definitivamente conclusa l’esperienza degli Organi Collegiali, ma verrebbe rimesso in discussione il carattere unitario e nazionale della scuola, poiché a ogni scuola verrebbe riconosciuta l’autonomia statutaria, la facoltà di dotarsi di specifici regolamenti, di decidere la composizione degli organi interni.
In sostanza, si darebbe vita ad un meccanismo che, invece di ridurle, aumenterebbe le differenze fra le varie parti del Paese. Anche perché "le Autonomie scolastiche possono ricevere contributi da fondazioni finalizzati al sostegno economico della loro attività, per il raggiungimento degli obiettivi strategici indicati nel piano dell’offerta formativa […]. I partner possono essere soggetti pubblici e privati, fondazioni, associazioni di genitori o di cittadini, organizzazioni non profit."
Gli organi individuati, a partire dal Consiglio dell’autonomia, confermano la tendenza, iniziata in verità con la legge sull’autonomia, a proseguire nell’ottica dell’aziendalizzazione dell’istruzione. Tendenza confermata dal contemporaneo ridimensionamento del Collegio (ora Consiglio) dei docenti, che progetta ma non può più programmare.
Non a caso, nello stesso tempo, vengono ampliati i poteri dei Dirigenti Scolastici (i Presidi di una volta) insieme all'eliminazione di ogni ipotesi di collegialità. Infine, si dà vita al Nucleo di Autovalutazione. Un organismo che non servirà, nonostante il nome, a progettare meglio il lavoro, individuando elementi di forza e di debolezza del processo didattico-educativo, ma entrerà nel merito dell’elaborazione del piano dell’offerta formativa e del programma annuale delle attività, compiti, oggi, di pertinenza del collegio dei docenti.
Di fronte alla possibile fine della scuola della Costituzione, lo sciopero del 14 è riuscito quantomeno a riaprire il dibattito. Tant'è che la responsabile scuola del PD ha dichiarato di voler consultare il mondo della scuola prima di procedere ulteriormente nell'iter legislativo.
Anche la petizione promossa da Italia dei Valori (che in Parlamento ha votato contro la 953/ex Aprea) può contribuire ad allontanare questa ennesima umiliazione per la scuola. A Catania, intanto, prosegue il confronto tra personale scolastico (RSU), genitori e studenti. Dopo l’assemblea del Boggio Lera e lo sciopero, il prossimo appuntamento è per mercoledì 21 alle ore 16,00 al Vaccarini, per decidere e coordinare le prossime iniziative di dibattito e mobilitazione.

Da http://www.argocatania.org

sabato 3 novembre 2012

Caro signor Crocetta

Caro signor Crocetta, a scriverle è uno dei suoi elettori che ha deciso di votarla non tanto per la compagine politica della sua maggioranza ma per il suo specchiato e coraggioso passato nella lotta antimafia. In questi giorni molti, chi con nobili intenti, chi col “cappello in mano” pronti a salire sul carro angusto del vincitore, le presentano proposte, idee, progetti. Io, molto più semplicemente, le chiedo di eliminare il titolo di onorevole di cui, caso unico in Italia, si fregiano i deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana. Dietro questa mia proposta non vi è (solo) l’acredine verso una classe politica spesso corrotta e inetta che ha portato al disastro economico e sociale la nostra Sicilia ma (anche) una considerazione formale, ritenendo che spesso la forma è sostanza.  Eliminiamo dalla politica le pomposità spagnoleggianti, i retaggi borbonici che tanto danno hanno recato al popolo siciliano: chiamatevi semplicemente signori deputati acquisendo così la vera dignità del lavoratore. Suo Camillo Bella.

martedì 5 giugno 2012

Il tuo 5xmille ad Emergency

Anche grazie al tuo 5 per mille, cureremo gratuitamente le vittime della guerra e della povertà nei nostri ospedali, centri chirurgici, centri pediatrici, centri di maternità, posti di primo soccorso, centri sanitari, poliambulatori, ambulatori mobili e centri d'eccellenza. In Afghanistan continueremo ad accogliere nei nostri Centri chirurgici le vittime della guerra che da ormai più di 40 anni devasta il Paese e a offrire, nel nostro Centro di maternità, assistenza ginecologica, ostetrica e neonatale alle donne del Panshir e non solo. In Sierra Leone, il Centro chirurgico di Goderich continuerà a essere un punto di riferimento per l'intero Paese. In Iraq, ai pazienti del Centro di Sulaimaniya daremo non solo riabilitazione fisica ma anche formazione professionale e aiuto per avviare cooperative: cura e lavoro, per tornare a essere parte integrante della società in cui vivono. Cureremo i bambini nei nostri Centri pediatrici in Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sudan. Il Centro Salam in Sudan continuerà a ricevere pazienti cardiochirurgici da tutta l'Africa, perché riteniamo che anche la medicina "di eccellenza" sia un diritto di tutti. E continueremo a lavorare sempre e di più anche in Italia, curando migranti e persone in stato di bisogno nei nostri Poliambulatori a Palermo e a Marghera e portando i nostri Ambulatori mobili dovunque ce ne sia necessità: aree agricole, campi nomadi...

mercoledì 23 maggio 2012

Per non dimenticare

Il 23 maggio sarà il ventennale della strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e collega Francesca Morvillo e gli agenti della Polizia di Stato Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. 
 
Quest'anno la ricorrenza del 23 maggio diventa un appuntamento per ricordare il trentennale della morte dell'onorevole Pio La Torre e del suo amico e autista Rosario Di Salvo (30 aprile 1982), del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Emmanuela Setti Carraro e dell'agente Domenico Russo (3 settembre 1982) e il ventennale della strage di via D'Amelio, in cui furono colpiti Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina (19 luglio 1992).
 
In tutta Italia sono tante le iniziative organizzate da Libera per rinnovare e coniugare la memoria con l'impegno antimafia.

lunedì 21 maggio 2012

Aiuto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ad Aci Catena si festeggia con la banda comunale (pagata da chi?) l'elezione del nuovo (????) sindaco. Nessuna pietà, nessuna sensibilità verso chi in questo momento soffre. In compenso assistiamo ad una vergognosa ammucchiata fra ex (?) fascio-nazisti, forzaitalioti, ex socialisti, preti, nani e ballerini, amministratori generosi (con se stessi) ed (ex) moralizzatori, vergini e donnine di facili costuni. Fatemi scappare ..... aiuto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

venerdì 18 maggio 2012

sabato 21 aprile 2012

Il tuo 5 per mille per Emergency


Il tuo 5 per mille per Emergency codice fiscale 
971 471 101 55.

Perché ti chiediamo di donare il tuo 5 per mille a Emergency? Per molte buone ragioni: perché abbiamo curato bene e gratis oltre 4 milioni e mezzo di pazienti, perché ripudiamo la guerra, sempre, perché rendiamo il diritto alla cura un diritto concreto ogni giorno.
5 buone ragioni te le danno loro: i nostri medici, infermieri, logisti, che ogni giorno curano le vittime della guerra e della povertà.



venerdì 2 marzo 2012

In ricordo delle vittime della mafia


Semplici cittadini, magistrati, membri delle forze dell’ordine, giornalisti, sacerdoti, imprenditori, esponenti politici e amministratori uccisi per aver compiuto il proprio dovere o per aver visto e conosciuto quello che non si “doveva” sapere. Sono levittime innocenti delle mafie che “Libera. Nomi e numeri contro le mafie” ricorda ogni anno, richiamandole  alla memoria, una per una, con la lettura di ogni singolo nome.
Quest’anno la giornata nazionale della memoria si svolgerà a Genova il 17 marzo, ma altre manifestazioni locali sono previste nello stesso periodo in molte città italiane tra cui Catania. E non sarà solo una giornata della memoria ma anche dell’impegno perchè non basta ricordare se non si  partecipa attivamente alla lotta contro l’illegalità.
Pubblichiamo il comunicato con cui il Coordinamento Provinciale di Libera annuncia la propria manifestazione del 21 marzo e chiede l’adesione delle scuole che, riconoscendo il valore formativo dell’evento, intendano fare partecipare i propri alunni.
Si comunica che in occasione della “XVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” il Coordinamento Provinciale di Libera sta organizzando per il 21 marzo 2012 una manifestazione provinciale alle ore 10:00 presso la Parrocchia del Crocifisso dei Miracoli in via Umberto.
Il programma della manifestazione prevede la lettura di un documento che testimonia il senso della giornata, raccordandola alle tante manifestazioni che si svolgeranno nelle altre città d’Italia e alla
  • la lettura dei nomi delle vittime delle mafie da parte dei parenti delle vittime catanesi e degli alunni delle scuole che aderiranno alla manifestazione;
  • lettura delle riflessioni degli studenti sul senso della memoria per le vittime innocenti delle mafie e dell’impegno contro il fenomeno mafioso;
  • un concerto dell’Orchestra da camera “Naumachia”;
  • intervento conclusivo del Parroco della Chiesa, Padre Gianni Notari.
Alla manifestazione saranno invitate a partecipare le massime autorità civili e religiose di Catania.
Le scuole che intendono aderire alla manifestazione sono pregate di inviare entro e non oltre il 9 marzo una mail all’indirizzo catania@libera.it con all’oggetto “adesione alla Giornata della memoria e dell’impegno”, specificando il numero delle classi e degli alunni che intendono far partecipare, il nome di un docente di riferimento, un recapito telefonico e un indirizzo e.mail per eventuali successive comunicazioni.
Dopo la data del 9 marzo, avendo raccolto tutte le adesioni, in base alla disponibilità dei posti in Chiesa verrà data conferma alle scuole del numero degli studenti che potranno partecipare e verrà inviata alla scuola la parte dell’elenco delle vittime che gli studenti dovranno leggere durante la manifestazione.
Si invitano inoltre le scuole che intendono partecipare a far preparare agli alunni un pensiero sintetico di massimo quattro righe (uno per ogni scuola) sul significato della memoria per tutte le vittime innocenti delle mafie trasformata in impegno contro il fenomeno mafioso. Tale pensiero verrà letto da un alunno durante la manifestazione prima della parte di elenco delle vittime assegnato alla scuola.
Per ogni ulteriore chiarimento si prega di contattare telefonicamente o per e.mail il referente provinciale di Libera per la formazione, Prof. Giuseppe Vinci 3928884997, catania@libera.it, oltre che consultare il sito www.libera.it.
La Segreteria Provinciale di Libera

mercoledì 22 febbraio 2012

I neutrini ritornano lenti


Da una verifica sugli apparati di misura utilizzati nel settembre scorso per determinare la velocità dei neutrini, gli scienziati del Cern hanno riscontrato un'anomalia che avrebbe comportato valori inesatti. Corretto l'errore si è appurato che il buon Einstein aveva ancora una volta ragione e che non esiste, allo stato attuale della ricerca, nessuna particella in grado di viaggiare ad una velocità superiore a quella della luce. Saputa la notizia l'On. Gelmini ha dichiarato: "Ma allora che lo abbiamo fatto a fare il tunnel?".

lunedì 20 febbraio 2012

23 Marzo 2012: l'urlo della scuola!

L'urlo della scuola "per una nuova primavera dell'istruzione pubblica" 23 marzo 2012, nei dintorni dell'equinozio di primavera.
Abbiamo deciso unilateralmente noi genitori, insegnanti, studenti, ricercatori di ogni parte del Paese, di dare vita a una giornata di mobilitazione generale che coinvolga tutte le scuole del nostro meraviglioso e disgraziato Paese affinché ci si accorga finalmente della condizione di estremo disagio in cui versa l'istruzione pubblica tutta. Un gesto semplice per un obiettivo semplice: catturare l'attenzione della Politica, dell'Economiadi e di ogni cittadino/a per dire loro, ASCOLTATECI perbacco! 

Il giorno seguente 24 marzo 2012, a Bologna si terrà la Convenzione Nazionale per la scuola Bene Comune, una giornata di incontri e di proposte. 
L'intenzione è quella di raccogliere le forze più sensibili ai temi dell'istruzione pubblica, per discutere come lanciare una grande campagna per la difesa e il rinnovamento della scuola di tutte e tutti, così che possa domani essere ed apparire una scuola all'avanguardia, laica, libera, solidale, come la scuola immaginata dagli articoli 3, 33, 34 della nostra Costituzione. 

In allegato (e sotto), il vademecum della giornata di attenzione e il logo. 


23 marzo 2012

L'urlo di migliaia di scuole si alzi forte e appassionato in tutto il Paese
Affinchè penetri nelle coscienze sopite della Politica e dell'Economia
Affinchè possano di nuovo vedere ciò che da tempo non vedono più
Affinchè possano comprendere ciò che da tempo non comprendono più.
Tutti devono sapere che la scuola pubblica sta morendo
Tutti devono sapere che noi, genitori insegnanti ricercatori studenti e studentesse, non lo possiamo permettere
Perchè nella scuola pubblica è la radice della democrazia, dell'uguaglianza, della giustizia sociale
Perché la scuola pubblica è un Bene Comune, come l'acqua l'ambiente la salute
Perchè nella scuola di tutti è il futuro delle nuove generazioni e il senso della nostra civiltà. Un Urlo gentile ma determinato dal mondo dell'Istruzione Pubblica per dire semplicemente
ASCOLTATECI perbacco!

Promotori: Assemblea genitori ed insegnanti delle scuole di Bologna e provincia - Assemblea Difesa Scuola Pubblica di Vicenza - Associazione nazionale Per la Scuola della Repubblica - Associazione Scuola Futura di Carpi (Mo) - CISP/Centro Iniziative per la Scuola Pubblica (Roma) - Comitato Insegnanti Precari, Cip Associazione Nazionale - Comitato bolognese Scuola e Costituzione - Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova - Coordinamento Buona Scuola di Carpi (Mo) - Coordinamento Genitori Democratici di Pordenone - Coordinamento nazionale Genitori Democratici - Coordinamento Precari Scuola Bologna - Coordinamento Presidenti Consigli di Circolo e Istituto di Bologna e Provincia - Coordinamento Provinciale Presidenti Consigli d'Istituto e Comitati genitori di Modena - Genitori e Scuola, Coordinamento Nazionale dei Comitati e dei Genitori della scuola - "La scuola siamo noi" (Pr)

vademecum della giornata nazionale di attenzione per la scuola pubblica

quando: 23 marzo 2012, nei dintorni dell'equinozio di primavera 
dove: ogni scuola, ogni università, ogni luogo della conoscenza
come: in modo creativo e libero, con gesti e iniziative autonome, ma quel giorno e tutti insieme
perchè: per dire a chi governa:"Attenzione! Vi state dimenticando dell'istruzione pubblica!"
chi: genitori, insegnanti, studenti, ricercatori, il paese intero per la scuola di tutti

Ogni scuola, università, centro di ricerca e luogo della conoscenza è chiamato a mobilitarsi, ognuno con la propria autonomia, ognuno con la propria creatività, dall'occupazione al girotondo, dalla festa al flash-mob, dall'assemblea d'istituto al capannello, dall'urlo collettivo al seminario di studi, dall'interruzione delle lezioni alla semplice esibizione della primula, simbolo generale di una nuova auspicata primavera e della manifestazione. 

Ognuno come può e come vuole, MA QUEL GIORNO E TUTTI INSIEME.
Insorgere con un gesto, per dire alla Politica e all'Economia
ATTENZIONE! vi state dimenticando della cosa più importante,
per dire E' ORA di ridare all'istruzione pubblica ciò che le è dovuto,
per dire PRETENDIAMO di poterci confrontare alla pari con i paesi europei più lungimiranti,
per dire IL FUTURO vive o muore nelle aule scolastiche e universitarie,
per dire ASCOLTATECI!

La giornata è organizzata per richiamare l'attenzione sullo stato di estremo abbandono, disattenzione e impoverimento in cui versa l'istruzione pubblica: la scuola dell'obbligo costretta a finanziarsi attraverso le famiglie in una sorta di privatizzazione strisciante incostituzionale, il personale insegnante e amministrativo ridotti all'osso, un'offerta formativa e un tempo scuola ogni anno più modesti. Le università arrugginite e incrostate da baronie inamovibili, numeri chiusi e quiz, selezione casuale e senza merito e una cultura aziendalista che tende ad uccidere nella culla la libertà di ricercare e sperimentare.

Si dice Economia, Rigore, Equità, Crescita e ci si dimentica che senza istruzione di qualità non ci sarà impresa nè cultura, senza ricerca non ci sarà crescita, senza scuola pubblica non ci sarà giustizia, nè uguaglianza nè libertà.

La manifestazione si rivolge a tutte e tutti, "senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali", come sancito dall'articolo 3 della nostra Costituzione, perché la scuola pubblica è di tutte e tutti, è un bene comune che deve essere protetto che deve essere salvaguardato e rilanciato, sempre: ne va della nostra democrazia e del futuro del Paese.

Per questo motivo si preferisce non vi siano simboli riconducibili a partiti o sindacati, nel rispetto dell'iniziativa che vuole essere trasversale ed aperta a chiunque intenda lanciare un grido di attenzione per una nuova primavera dell'istruzione pubblica



24 marzo, Bologna (teatro Testoni)

Convenzione nazionale per la scuola Bene Comune
pubblica, capace, accogliente 

Dopo l'Urlo di attenzione le proposte.

L'intenzione è quella di raccogliere le forze più sensibili ai temi dell'istruzione pubblica, per discutere come lanciare una grande campagna per la difesa e il rinnovamento della scuola di tutte e tutti, così che possa domani essere ed apparire una scuola all'avanguardia, laica, libera, solidale, come la scuola immaginata dagli articoli 3, 33, 34 della nostra Costituzione.

Il titolo che abbiamo scelto per la giornata vuole solo essere una cornice ideale per quello che giorno dopo giorno, con l'aiuto di tutti voi, si andrà definendo.

Pubblica perché:
- solo nella scuola pubblica c'è l'incontro tra persone diverse per cultura, condizione economica, stato sociale; è nella scuola che si rigenerano le forze della nostra democrazia, è a scuola che nascono e si sviluppano gli anticorpi necessari per sconfiggere razzismo e individualismo;
- sa adempiere al dettato costituzionale di "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana";
- la scuola pubblica è democratica, è di tutte e tutti. Un bene comune che deve essere protetto e rilanciato sempre: ne va del futuro del Paese;
- la scuola pubblica è costituzionalmente laica: "Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione," ma "senza oneri per lo Stato.";
- investire in istruzione, colmando il divario spaventoso con il resto d'Europa, è investire nell'oro grigio dei nostri cervelli; per eliminare il deficit economico occorre eliminare il deficit di Istruzione.

Capace perché:
- fa conoscere, insegna a comprendere e ad essere persone competenti e dunque non può tornare ad un maestro unico "onnisciente", o andare verso la scuola dei quiz, né può abolire l'insegnamento specializzato delle lingue straniere, o la seconda lingua comunitaria, ma deve rimettere al centro i saperi, i laboratori, le specifiche competenze disciplinari;
- sa costruire le conoscenze all'interno di una potente relazione pedagogica, sapendo bene chi sono, cosa provano e di cosa hanno bisogno oggi i ragazzi;
- sa valutare gli alunni in modo formativo e non appendendoli ad un voto numerico;
- sa rendere possibile ed efficace la formazione dei docenti.

Accogliente perché:
- ha attenzione e piena cura e rispetto per chi ha uno svantaggio fisico o psichico;
- ha attenzione, piena cura e rispetto per chi proviene dal resto del mondo;
- ha attenzione, piena cura e rispetto per ogni alunna e ogni alunno;
- sa essere comunità educante.

www.urlodellascuola.it , 
Per informazioni: info@urlodellascuola.it 
Per la stampa: stampa@urlodellascuola.it 

lunedì 30 gennaio 2012

SOS Emergency: 45508


Kabul, Afghanistan. Nell'aprile 2001 abbiamo aperto un ospedale per vittime di guerra. In 10 anni abbiamo curato oltre 100 mila pazienti. Uno su tre è un bambino. Oggi la guerra continua a fare vittime. Noi continuiamo a curarle.
Invia un SMS al 45508 o chiama lo stesso numero da rete fissa: donerai 2 euro per il Centro chirurgico di Kabul e ci aiuterai a curare le vittime della guerra.

sabato 21 gennaio 2012

Padron 'Ntoni e i gattopardi


Quanta inutile e oscena retorica. Quanto vuoto populismo. Parole, proluvi di inutili parole, vuote, volgari. La violenza dei blocchi, attuata da padroncini foraggiati dalla minna statale ormai secca, sembra piccina, meschina se rapportata ai bisogni veri di chi soffre, di chi non ha un lavoro, di chi non ha diritti (penso agli immigrati). Anche i pescatori sputano sulla loro dignità rivendicando la pesca "du nannatu" e mano libera nella distruzione del patrimonio ittico: quanta distanza dalla compostezza di patron 'Ntoni! Per contro m'incazzo per l'afasia di un governo che non interviene, che lascia correre: "... che si ammazzino fra loro ...". Uno stato lontano, freddo che ti tratta come una colonia fastidiosa, una metastasi purulenta. La Sicilia dei gattopardi, dei gerarchetti, dei politici che ora gridano indignati ma ieri applaudivano il governo bossi-berlusconi-scilipoti mentre distruggeva artatamente il meridione. La Sicilia di chi rivendica un inutile, faraonico, ponte suillo stretto o finanziamenti al trasporto su ruote (disastroso per il territorio) mentre si fa togliere, zitta e accondiscendente, il trasporto ferroviario.
Mi rifaccio la bocca riprendendo un romanzo di un grande siciliano oggi morto, Vincenzo Consolo, "tutta l'espressione di quel volto era fissata, per sempre, nell'increspatura sottile, mobile, fuggevole dell'ironia, velo sublime d'aspro pudore con cui gli esseri intelligenti coprono la pietà...".

giovedì 12 gennaio 2012

Povera Italia

Mentre la corte costituzionale boccia i referendum per eliminare la legge elettorale giustamente nota come porcellum, la camera vota, col contributo determinante della lega e dei radicali, per negare l'autorizzazione all'arresto del deputato pdl cosentino, indagato per favoreggiamento dei camorristi. Quanta strada ci resta ancora da fare verso la civiltà....










sabato 7 gennaio 2012

Emergency in Sicilia


Dal 2006 nel capoluogo dell’isola è attivo un poliambulatorio gratuito per gli immigrati irregolari. Lodato dalla commissione europea come «modello da esportare in Europa», il centro è già arrivato a 50mila visite. «È un paziente percorso di educazione alla sanità» racconta il responsabile Abdulfatah. Quando, il 25 novembre scorso, una delegazione del parlamento europeo venne in Sicilia a visitare i centri di accoglienza per migranti, la svedese Cecilia Wilkstrom, a capo del gruppo di eurodeputati, usò parole durissime per descrivere la situazione del Cara di Salinagrande, vicino Trapani. «Nei bagni mancano l’acqua e le porte, l’acqua nelle docce è fredda, i dormitori sono affollatissimi – denunciò – In queste condizioni è davvero difficile tutelare la dignità umana». Alla fine del suo discorso, però, aggiunse. «Abbiamo visitato il poliambulatorio di Emergency a Palermo, questo tipo di struttura è un esempio che potrebbe essere esportato anche nel resto d’Europa, dove non ci sono strutture analoghe. Sono persone che si prendono cura dei più bisognosi e che vanno incontro alle esigenze dei profughi». Fu il giusto riconoscimento all’attività dei volontari di Emergency, che dal 2006 opera a Palermo attraverso un poliambulatorio. Sono due i presidi fissi dell’associazione fondata da Gino Strada in Italia. A Marghera, nel vicentino, e appunto, a Palermo. In cinque anni da qui sono passate quasi 9mila persone, per un totale di 50mila visite effettuate. «In Italia in teoria anche gli immigrati irregolari godono del diritto alla salute, ma come dovrebbero curarsi?» spiega Abdul Fatah, uno dei responsabili del centro. Fatah viene dell’Etiopia ed è a Palermo dal 2003. Sono una settantina, tra medici e volontari, le persone che rendono possibile questo piccolo miracolo. Al poliambulatorio si fanno 40-45 visite al giorno. Vengono qui immigrati irregolari, comunitari senza contratto di lavoro e, negli ultimi anni, sempre più italiani. Soprattutto donne. «Molte mamme italiane vengono a fare l’ecografia da noi, perché i tempi di attesa negli ospedali pubblici sono lunghissimi» racconta Fatah. Proprio per le donne è nato un progetto specifico. «Una visita speciale, con un’ostetrica, una senologa e un’infettologa. Tutte insieme, per una diagnosi completa. Non succede da nessun’altra parte». Il volantino illustrativo del Progetto Donna è scritto in sei lingue: italiano, francese, inglese, arabo, rumeno e bangla (la lingue del Bangladesh). Una babele che rispecchia la classifica delle nazionalità più presenti non solo nell’ambulatorio, ma anche a Palermo. Romania, Ghana e Bangladesh ai primi tre posti. Seguono Marocco, Tunisia, Mauritius, Nigeria e… Italia. Ma nell’ambulatorio di Emergency non si curano solo ferite e malattie. «Gli immigrati in generale – specifica Fatah – hanno una scarsa conoscenza della sanità. Serve un lento percorso di educazione. Molti non conoscono, per esempio, cosa sia il diabete o l’ipertensione. Serve tempo e pazienza, ma l’obiettivo è renderli indipendenti». E poi ci sono gli occhiali e le protesi. «Nessuno muore se non porta gli occhiali, ma si perde una parte del mondo» continua Fatah. Nessuna struttura del sistema sanitario nazionale fornisce questo servizio, qui invece sono moltissimi a ricevere lenti e montature. Mentre per le protesi, il cui costo supera spesso i mille euro, i tempi di attesa sono più lunghi, circa un anno. Qui è possibile trovare tutte le informazioni per sostenere le attività dell’organizzazione, che non smette di andare incontro a chi ha bisogno di aiuto. Ultima tappa? Vittoria, in provincia di Ragusa. Dal 22 dicembre tra le campagne vittoriane potrà capitare di incontrare un camion tutto rosso. È la nuova postazione mobile di Emergency, nata per portare assistenza sanitaria ai braccianti delle serre della zona.
Emergency ha lanciato una campagna di donazioni. Si chiama Sos Emergency. «Vi chiediamo aiuto – scrive Gino Strada – affinché Emergency, anche nella difficile situazione di oggi, possa continuare a esistere, perché non venga interrotto uno straordinario esperimento umano di cura e di cultura». Per aderire alla campagna di Emergency clicca qui.

da www.ctzen.it

martedì 3 gennaio 2012

Ricordiamo Pippo Fava

Quest’anno il 5 gennaio, il giorno in cui tutti i catanesi onesti si riuniscono per ricordare chi ha lottato per loro, è più importante che mai perché apre un anno che può essere di cambiamenti.
A Palazzo, grazie soprattutto a Titta Scidà, è arrivato il momento della trasparenza. Nell’informazione, con vecchi e giovani giornalisti, torna l’antico nome dei Siciliani.
Riuniamoci tutti alla lapide, la sera del 5. A Roma come a Catania, nella sua Palazzolo come qui nella città dove ha lottato, ricorderemo insieme il suo lavoro per portarlo avanti.
I Sicilianigiovani, CittàInsieme, CittàInsieme giovani, il G.A.P.A., la Periferica, i Cordai, Ucuntu.
http://www.isiciliani.it/ricordiamo-giuseppe-fava-lavorando